LOT 148 Nunzio Ferraioli (Nocera dei Pagani, 1660/61 – Bologna, 1735...
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Olio su tela, cm est. 153x226, int. 135.5x210
Se non volessimo parlare dell’artista e volessimo limitarci ad osservare il dipinto, numerose sono le suggestioni che questo ci lascia, e da cui possiamo desumere molti degli esempi a cui il Ferraioli fa riferimento durante la sua carriera. Il paesaggio è ampio, profondo, costruito da un’intonazione scura ma calda. Al paesaggio si contrappongono le figure che lo abitano, che si stagliano contro il verde della natura in maniera vivida: i personaggi sono costruiti di colori chiarissimi, freddi. Nunzio Ferraioli detto degli Afflitti fu pittore napoletano di formazione e passò la sua giovinezza nelle botteghe di Luca Giordano prima e del Solimena poi; trasferitosi a Bologna lo troviamo a bottega nel 1682 presso Giovan Gioseffo Dal Sole. Nonostante quest’ultimo maestro fosse interessato alla figura umana, alle composizioni sacre e mitologiche dal taglio ravvicinato, da lui il Ferraioli desunse l’interesse per lo studio del paesaggio, di certo coadiuvato dalla collaborazione con il contemporaneo Francesco Monti, con cui collaborerà alla decorazione di numerosi palazzi bolognesi. La consacrazione dell’artista avviene grazie all’interesse suscitato dalle sue opere per la committenza d’oltremanica – in particolare ricordiamo quella del mercante irlandese Oweri Mc Swiny – che vedevano nella sua produzione un’eco dello stile inquieto e quasi preromantico di Salvator Rosa.
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